India: tra Cultura e Religione (6ª e ultima tappa)

lunedì 26 gennaio 2009

Eccoci giunti all'ultima, entusiasmante, tappa del nostro breve ma intenso viaggio in India.

Giunti a Benares (o Varanasi), ci immergiamo subito nell'atmosfera mistica che sino ad allora avevamo assaporato, osservato, quasi toccato con mano... qui siamo nella città sacra per eccellenza, non tanto per i templi o le divinità, quanto per il Gange e la gente che vive in funzione di questo fiume ricco di spiritualità.

3 giorni di acqua in tutti i sensi, dal cielo e dalla terra, strade allagate, minicrocere sulle "gondole" indù all'alba per ammirare i rituali del mattino e tanta, tanta gioia sui volti delle persone. Benares è questo e molto di più, è entrata direttamente nel mio cuore e in quello di mia moglie e difficilmente potrà andarsene: con i suoi vicoli, gli ashram, gli abiti colorati, le festose cermonie funerarie e di ringraziamento al Gange.

Il giorno del nostro anniversario l'abbiamo praticamente passato sotto un'acquazzone alle porte della città, Sarnath, luogo celebre in cui si narra che il Buddha tenne il suo primo sermone davanti a 5 discepoli. A dir poco affascinante, grazie anche al religioso silenzio turbato solo da povera gente che di tanto in tanto viene a chiederti l'elemosina, se non il sapone per lavarsi...

Dopo un'estenuante viaggio in treno di 15 ore che meriterebbe un post a sè, terminiamo la nostra avventura in India con una toccata e fuga di 2 giorni a Calcutta, giusto per prendere l'aereo e visitare (solo dall'esterno) il centro di Madre Teresa. Kolkata è la città più all'occidentale vista sinora, sembra quasi di non essere più in un Paese così povero, così fuori dal mondo. Qui c'è addirittura un servizio metropolitana meglio dei nostri, pizzerie al taglio e negozi tipicamente europei. Con un pizzico di nostalgia ci avviamo verso casa, in Italia, portando con noi le lezioni di vita, le grandi emozioni e soprattutto il sorriso di chi si pensa sia meno fortunato...!

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