In questa prima tappa alla scoperta dell'India, voglio raccontarti com'è l'impatto con la capitale Delhi, il traffico cittadino, la moltitudine di persone agli angoli delle strade, il primo approccio gustativo con il superbo "indian food".
Il primo giorno in cui io e mia moglie siamo atterrati a Delhi, dove ci aspettava il tassista, è stato brevissimo: infatti dopo essere atterrati verso le 22 ora locale abbiamo vissuto la prima vera tappa di questo intenso viaggio.. siamo entrati subito nel cuore di questo Paese, con i suoi rumori notturni - per non dire caos infernale - ma che si armonizzano alla perfezione con tutto il resto... il traffico, migliaia di colori, luci, suoni, in una frenesia quasi impalpabile ma che era lì, attorno a noi.
Tuffarsi nella vecchia Delhi è qualcosa di magico, mistico, gente che ti osserva con serenità e sorride ogni volta che incrocia lo sguardo di qualcuno, tassisti scatenati che danno la precedenza a chi arriva per primo ad un incrocio e invece di mandarsi a quel paese, si salutano e sorridono!
Centinaia di tuk-tuk giallo-verdi (taxi comunemente chiamati Ape dalle nostre parti) che si intrecciano in una miriade di strade, nessuno che si ferma, nessuno che rallenta, tutto così caotico eppure così semplice e armonioso di una nottata qualunque per la gente del posto.
Delhi è stato un bellissimo impatto, come me lo sono sempre immaginato, come nessun altro provato sinora, anche se vagamente ricorda Città del Messico o Il Cairo (a mio parere molto più inquinate a causa dell'elevato numero di automezzi che circolano per le vie del centro). Qui i tuk-tuk, le biciclette, i carretti ambulanti e i pedoni la fanno da padrone e... guai a chi si ferma !
Passeggiando, o meglio lasciandosi cullare dai tassisti che si alternano freneticamente nei nostri spostamenti, giungiamo nel cuore della "Old city", attraverso il mercato e le viuzze laterali che ci portano alla scoperta dapprima di una negozietto in cui comprare favolose pashmine a prezzi ridicoli, sorseggiando per la prima volta il celebre "chai", tè nero a cui si aggiunge un po' di latte e spezie tipiche. Anche il Red Fort (immenso!) e la moschea meritano una visita accurata, in tutta tranquillità, giusto il tempo per far riposare l'udito...
Giunta sera ci lasciamo consigliare dal nostro istinto primordiale, addentrandoci in un ristorante molto carino in cui finalmente assaporiamo alcune p
relibatezze rigorosamente a base di riso e verdure. Chissà, magari diventiamo vegetariani !!! (ma già nella 2ª tappa questa supposizione si rivelerà infondata :)

Il secondo giorno a Dehli vale la pena di dedicarlo alla "New city", con la visita al Parlamento, al cosìdetto "Arc de triomphe" indiano e ai bellissimi parchi in cui rilassarsi in una giornata molto umida. Da non perdere le escursioni fuori porta per visitare il Qutab Minar (minareto) e soprattutto alla fantastica Humayun Tomb (seconda per bellezza, secondo il mio gusto ovviamente, al ben più celebre Taj Mahal di Agra). Ma il tempo scorre veloce, caldo e inesorabile ci riporta in hotel pronti per la tappa successiva... inizia il tour del Rajastan, tra montagne e deserto, tra le città incantate dei Marajah e curiosi personaggi... a lunedì per la tappa n°3 !!!
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