Krishnamurti e meditazione (Ebook GRATIS)

mercoledì 21 ottobre 2009

Come promesso questa settimana ecco il regalo per gli iscritti al gruppo di questo BLOG (clicca QUI per iscriverti anche tu) , che riceveranno nella casella di posta elettronica il link per scaricare un nuovo report in OMAGGIO:l'ebook di 37 pagine"Non Meditare come Krishnamurti!"

Ma di cosa parla? Eccone un paio di estratti:

Krishnamurti nacque in India nel 1895 e morì negli Stati Uniti nel 1986.
Tenne discorsi per tutta la vita in molte parti del mondo, parlando sia ad un pubblico numeroso che con singole persone, inclusi scrittori, scienziati, educatori e filosofi. Quando gli fu chiesto di descrivere il cuore del suo insegnamento, disse:
“La verità è una terra senza sentieri. L’uomo non può arrivarci tramite alcuna organizzazione, credo o dogma, preti o riti, e nemmeno attraverso la conoscenza filosofica o una tecnica psicologica. Egli la deve trovare attraverso lo specchio della relazione, attraverso la comprensione dei contenuti della propria mente, attraverso l’osservazione e non con analisi intellettuali o dissertazioni introspettive…” (tratto dal Capitolo 1)

La meditazione è una delle più grandi arti della vita, forse la più grande, e non la si può apprendere da nessuno. Questa è la sua bellezza.
Non ha una tecnica e pertanto non possiede autorità. Quando si conosce se stessi, si osserva se stessi, il modo in cui si cammina, si parla, si mangia, ciò che si dice, come si odia, come si diventa gelosi, si diventa consapevoli di tutto ciò che è dentro di noi, senza una scelta, allora quella è meditazione.
Essa può avere luogo anche stando seduti in un bus o mentre si cammina nei boschi pieni di luce o mentre si ascolta il canto degli uccelli e si guarda in faccia la propria donna o il proprio figlio. È strano come la meditazione diventa completa. Essa non ha un principio né una fine. (tratto dal Capitolo 3)

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