India: tra Cultura e Religione (4ª tappa)

lunedì 12 gennaio 2009

Ed eccoci di nuovo qui, ripercorrendo insieme questo viaggio nella "culla delle religioni". Oggi ti descrivo il passaggio da Agra, città simbolo del Taj Mahal, a Kajuraho, paesino la cui attrazione sono i templi raffiguranti il Kamasutra.

Ma tra queste due tappe c'è questa, importantissima, giornata e mezza passata a contatto con la natura, con la paura trasformatasi in sbellicanti risate a bordo di pulmini, accanto alla gente che si riunisce per vedere la tv, con l'India vera, l'India che ti cambia.

Dopo aver preso il primo treno indiano -ben più rapido rispetto a quello che ti racconterò per raggiungere Calcutta- giungiamo a Jhansi, cittadina graziosa ma con ben poco da vedere a livello turistico. Giusto un'occhiata per poi trasferirci ad Orccha, paesello sperduto che raggiungiamo con l'amatissimo tuk-tuk. Anche se un po' fuori dalle abitudinarie mete turistiche - forse è per questo che mi ha colpito - merita una breve visita se non fermarsi per una notte come abbiam scelto di fare noi, in un fantastico villaggio per gli amanti dell'avventura.

Oltre ai templi, seppur gradevoli, ciò che affascina di Orccha èla sua semplicità, la vita intorno al mercato, la meraviglia dei bambini nel vedere facce sconosciute, l'accalcarsi di decine di persone in piazza per vedere l'unica tv (in bianco e nero, altro che plasma o LCD!) del paese. Un viaggio indietro nel tempo, sì ma quello dei miei nonni!

Cena e dormitina nel nostro grazioso bungalow in compagnia di centinaia di cavallette (a mò di guardiane della porta), formiche dappertutto e un favoloso geco arancione che si confondeva con il colore acceso delle tende: un bijou.

La mattina seguente, tornati a Jhansi, ci spostiamo in direzione Kajuraho con un autobus locale, rigorosamente stracolmo di indiani... acqua a dirotto per tutte le 4 ore previste - che dico l'autista ce ne ha messe forse 3 !- strade deserte, gente che rideva, gioiva e cantava sul pullman per ringraziare la pioggia che da tanto tempo mancava in questa zona, uno spettacolo indescrivibile... gente che saluta ad ogni fermata lungo la strada, balla, ti sorride, ti commuove.

Questa è l'India: gioire per le piccole cose, ringraziare per qualsiasi evento naturale, e anche quando pensi di non farcela, pensa positivo e la vita ti sorriderà sempre.

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