Yin Yang e arti marziali

venerdì 5 dicembre 2008

Ieri sera ho praticato molto intensamente per oltre un'ora kungfu shaolin, passando dalle forme di combattimento a coppie a quella più morbida della boxe del fiore di prugno (Mei Hua). Ma ciò che ho capito dalla prima parte della lezione, ovvero la prima forma del Tai Chi, quella che s'insegna ai nuovi arrivati, è stato ancora più intenso e appagante.

Le arti marziali, sull'esempio di quelle cinesi, dovrebbero seguire la millenaria filosofia yin-yang, basta fermarsi un attimo e cercare di capire quante cose nasconde il suo simbolo: positivo e negativo, caldo e freddo, morbido e duro, lento e veloce in un susseguirsi di parole chiave che hanno senso di esistere solo se ne esiste il perfetto opposto.

Cosa intendo ? Come è capitato a me ieri sera, ho eseguito una forma in maniera lenta, con la respirazione corretta, l'uso dell'energia Ch'i, una buona tecnica e il ritmo lento che caratterizza il Tai Chi, ma ciò che mi ha permesso di comprenderla a fondo in tutta la sua bellezza, è stato quando ho praticato altre forme, ovvero l'esatto opposto (dure e veloci) che personalmente apprezzo meno ma che ringrazio per avermi reso ancor più consapevole dello yin yang.

Quando pratichi un'arte marziale cerca di viverla alternandone le caratteristiche, esegui un kata o una tecnica prima molto lentamente e poi alla massima velocità, mettendo in pratica più volte la teoria dei poli opposti yin yang... vedrai come il tuo corpo, la tua mente e soprattutto il tuo spirito entreranno in sintonia con la più preziosa filosofia giunta ai giorni nostri !

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